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Italia travolta al Flaminio 3-39. Tanti errori, e la Francia non perdona
Chi sbaglia paga, carissimo
06/02/2007


E' durato 20 minuti il sogno - Poi come in tante altre partite già viste tutto pian piano si spegne sotto i colpi di una squadra più esperta, più determinata e più cinica. La Francia è fortissima e compatta, cose che si sanno, un peccato però vedere proprio nei migliori minuti azzurri errori determinanti e giocate sbagliate che, a questo livello, vogliono dire sconfitta.

Inizio perfetto - L'Italia parte fortissimo, e la Francia riusciamo a sorprenderla. Dopo meno di 3', Scanavacca scivola al momento di calciare una punizione da 45 metri e non va a bersaglio nemmeno il secondo tentativo De Marigny, dopo un forcing azzurro sui 22 transalpini. La Francia supera indenne i primi 10' e, alla prima occasione, colpisce. Il piede di Skrela non tradisce e, al 13', gli ospiti aprono le marcature: 0-3. L'Italia riparte dopo aver effettuato il primo cambio: Scanavacca, dopo un colpo al costato, non e' in grado di proseguire e viene sostituito da Pez. Mirco Bergamasco e Parisse sembrano i piu' ispirati e spinti dal Flaminio gli azzurri arrivano ancora in zona rossa. Griffen toglie la palla da una "ruck" , la trasmissione è buona e l'Italia ci crede ma passaggio sbagliato di Canale innesca la fuga di Dominici che dopo due bei controlli di piede vola indisturbato a schiacciare nell'area italiana. Meta e Francia avanti 10-0 con il minimo sforzo.
Debacle progressiva - La formazione di Berbizier continua a sbagliare, gli ospiti ringraziano e segnano ancora: Chabal e Mignoni inventano, Heymans concretizza. Skrela trasforma e il 17-0 e' cosa fatta. Bisogna aspettare il 35' per cancellare lo 'zero' dalla sezione azzurra del tabellone del Flaminio. Ci pensa Pez, che firma i primi 3 punti su punizione. Purtroppo, saranno anche gli ultimi. La Francia fa quello che vuole e l'Italia bloccata dai suoi errori crolla al a cavallo dei due tempi quando Chabal realizza la sua prima meta con la maglia transalpina e dopo il riposo si ripete per il 29-3 al 44'. Berbizier ridisegna la prima linea, e a 20' dalla fine fa tornare in campo Troncon ma Lo Cicero e Tronky non modificano la situazione e la Francia segna ancora per il 39 a 3 finale. Lezione severa, che non impedisce al pubblico del Flaminio di salutare con gli applausi vincitori e sconfittia. L'Italia incassa il k.o. e si prepara nel peggiore dei modi alla trasferta di Twickenham: difficile trovare il riscatto il 10 febbraio sul campo dell'Inghilterra.

Lezione di sport - Solo applausi, non importa chi vince e chi perde. Lo si è visto al Flaminio e i tifosi italiani hanno voluto sottolineare il loro cordoglio per i fatti di Catania con un sentito minuto di silezio assoluto. In ogni parte di stadio sono apparsi striscioni che incitano al rugby e al rapporto tra le tifoseria negli stadi della palla ovale. "W il rugby e abbasso la violenza!"; "Qui e' tutta un'altra storia"; "Una disciplina meravigliosa e senza violenza". L'atmosfera a Roma è stata quella di una festa assolutamente agli antipodi rispetto alla tragiche vicende del calcio, fra boccali di birra e musiche suonate da un'orchestra.
fonte: www.skylife.it


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