Bentornato Jonny - Ci voleva il ritorno di Jonny Wilkinson per rivedere un'Inghilterra "mondiale". Era il protagonista più atteso e il suo ritorno in nazionale dopo tre anni è stato indimenticabile per tutti. Il mediano d'apertura, che aveva segnato il drop decisivo nella finale con l'Australia, ha trascinato la sua squadra al successo per 42-20 contro la Scozia nella prima giornata del Sei Nazioni. Inizio in silenzio, subito un brutto colpo sul labbro, sangue e qualche attimo d'apprensione ma Jonny è tornato e Twickenham è in delirio. Suo il 3-0 e poi a controbattere alla meta della Scozia ben 12 punti consecuitivi prima della meta di Robinson al suo ritorno in nazionale dopo due anni. E' la vecchia Inghilterra, capitan Vickery chiama il passo, e la mischia inglese risponde con "touche" e "maul" da manuale.

Consacrazione - Tutti lo applaudono, tutti lo guardano muoversi con leggerezza e colpire ad ogni piazzato ma nessuno è pronto al vero Jonny. Arriva anche la meta infatti, con uno splendido tuffo lungo la linea laterale destra e una schiacciata a terra mentre tutto il corpo sta finendo fuori dal campo. Due trasformazioni e cinque piazzati: questo l'impressionante score di Wilkinson, che con la sua prestazione maiuscola ha riportato l'entusiasmo tra il pubblico di Twickenham dopo il disastro nei test autunnali, quando gli inglesi vennero fischiati dal proprio pubblico dopo la sconfitta contro l'Argentina. Wilkinson non giocava in nazionale proprio dal successo in Coppa del Mondo a causa di una lunga serie di infortuni, per lui sette centri su nove tentativi al piede sono una resurrezione da favola quasi come se i tre anni di semi-inattività non lo avessero sfiorato neppure. La Scozia ci ha provato per un tempo ma non è bastato, anche perche' gli inglesi hanno dato una dimostrazione di solidita' complessiva. Brutte notizie per l'Italia.

fonte: www.skylife.it